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LA SEQUESTRATA DI POITIERS

  • Immagine del redattore: DARK_READER
    DARK_READER
  • 29 ott 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Prigioniera in una stanza: la storia di Blanche Monnier.....

Poitiers è un’incantevole città della Francia centrale che conta poco meno di 100.000 abitanti. Affacciata sulle benevole acque del fiume Clain. Proprio qui, il primo marzo 1849, nasce una bambina di nome Blanche Monnier (chiamata Mélanie nello scritto), secondogenita di una famiglia borghese il cui padre, Charles Émile, insegna lettere presso l’università locale. Sembra che "La vita della fanciulla cambiò per sempre nel 1874 quando, ormai venticinquenne, si innamorò perdutamente di un modesto avvocato parigino, venendone peraltro ricambiata. Malgrado ciò, la famiglia di Blanche non tardò ad opporsi a una simile relazione, vuoi per via della significativa differenza d’età, vuoi perché le convinzioni politiche dell’uomo mal si conciliavano con il conservatorismo dei Monnier. (tutta questa parte, della possibile storia d'amore tra Blanche e l'avvocato, nel libro,non viene menzionata)". La situazione precipita nel 1882 quando, alla morte del padre, la giovane resta sola con la madre e con il fratello, personaggio di spicco nell’ambiente cittadino: da quel momento in poi, Blanche, scompare infatti nel nulla senza lasciare alcuna traccia. Solo in seguito, grazie alla frequentazione notturna e segreta, di una domestica della casa, con un soldato, la verità viene a galla.

Tramite una lettera anonima, scritta dal soldato che poco teneva alla discrezione della famiglia Monnier, il 22 maggio 1901, arriva giusto all’attenzione delle autorità giudiziarie.

“Signor Procuratore generale, ho l’onore di informarvi di un evento eccezionalmente grave. Parlo di una vecchia ragazza che è bloccata nella casa di Madame Monnier, in mezzo alla fame, e che vive in un letto sporco dagli ultimi venticinque anni “.

Il caso diviene presto di pubblico dominio, tanto che i giornali scrivono di articoli relativi a “La recluse de Poitiers“.

In una prima fase, le indagini si concentrano sulla condotta tenuta dalla madre della sventurata, Louise, la quale tuttavia muore appena due settimane a causa di problemi cardiaci; a quel punto l’occhio della magistratura si sposta sul fratello di Blanche, Marcel, che viene condannato a soli 15 mesi di reclusione grazie a una serie di attenuanti (in primis la forte leva morale esercitata dal genitore). A influire su una pena così benevola contribuìsce la scoperta di diverse turbe mentali, nello specifico l’anoressia e la schizofrenia, che avrebbero tormentato Blanche, sin dalla più tenera età, Proprio questi disturbi avrebbero spinto i famigliari a isolarla dal resto della società. Un fatto, questo, confermato dai domestici chiamati a rispondere dell’indifferenza palesata nei confronti della ragazza.

All’età di 52 anni, Blanche viene finalmente liberata dalla propria prigionia, trascorre il resto dell’esistenza in un ospedale psichiatrico senza mai riuscire a riprendersi. Molti anni più tardi, nel 1941, la Francia di Vichy avrebbe emanato la “Legge sull’omissione di soccorso alle persone in difficoltà“, invero ispirata alla terribile vicenda vissuta dalla donna.

Le domande che ci si pone sono tante... Fino a che punto si può parlare di sequestro per sordide ragioni? Fino a che punto si può parlare di complicità tra i 3 personaggi della vicenda?

Tratto da una storia vera, il libro riporta fatti, indagini e alcuni estratti di interrogatori

Fonti e foto: La Sequestrata di Poitiers - Wikimedia - Laminervastoria.com




 
 
 

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